Ode al camaleonte che fu
Ero stato a Lusaka a lavorare,
me ne tornavo a Chikuni a riposare.
Brunello mi accoglie con abbaiar sospetto.
Parcheggio il bolide nel giardinetto
Guardo la casa e noto un sacchetto.
Nella veranda si scorge qualcosa
Brunel mi precede in riluttante posa.
Non si distingue ben da lontano
Più mi avvicino, più ho il cor in mano.
Un essere viscido e imputridito
Un serpente non piccolo, sembra ferito.
Mi accingo già a brandir un bastone
Quando mi accorgo che è spirato da ore.
Chi fu tanto eroe da trafiggere il drago?
Domando a me stesso e ancora tremavo.
Guardo Brunello ma scaltro non sembra
Annusa stupita della serpe le membra.
Il quesito rimane per altre due ore
Quando qualcuno bussa al portone.
Spoon e Leo Milimo che si dicon contenti
Di vedermi vivo nonostante i serpenti.
Subito chiedo al prode guardiano
“Sei stato tu a trafiggerli l’a..?”
Spoon orgoglioso annuisce contento
E subito si lancia a contare l’evento.
Nella gabbietta dei camaleonti pezzati
Noto una testa e dei denti affilati.
Mi accorgo subito che qualcosa non và
Non è un kamillion, ma solo un cobra!
Apro la gabbia e prova a scappare
Un colpo preciso ed è lì ad agonizzare.
Ma perché lì l’hai lasciato ?
Domando a Spoon un po’ inca…cchiato.
Nella tua Italia, mio caro Bwana,
Un serpente sgozzato è cosa assai rara.
Poi mi racconta con voce un po’ rotta
Che un nostro amico caduto è nella lotta.
Un camaleonte, non ricordo più quale
Giace supino, sembra sognare.
Questa mattina con un piccolo rito
Predatore e preda abbiam seppellito.
Questa storiella è per raccontare
Che chi volesse Chikuni visitare
Che si munisca di stivale ascellare!
E se anche questo non dovesse bastare
Un corso ho in programma di arte marziale!
Buona domenica
1 comment:
Buongiorno Cantore in Rima,
certo che li le giornate sono sempre piene di avvenimenti ...
un bacio
sere
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